Crollo delle Borse dopo il no della Camera al piano da 700 miliardi di Bush


29 Settembre 2008 - Negli Stati Uniti, la Camera ha respinto il piano di salvataggio degli Istituti finanziari, presentato da George Bush, del valore di 700 miliardi di dollari.

Le Borse Usa hanno reagito con un crollo dei listini.

Il Dow Jones ha chiuso in calo del 5,8% a quota 10.486,43 mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno il 9,14% a 1.983,73 punti e lo S&P500 è arretrato del 7,34% a 1.123,94.

La Casa Bianca ripresenterà il piano, probabilmente, con alcune variazioni.

La crisi si sta aggravando e potrebbe comportare il crollo di altre Istituzioni finanziarie.

In Europa sono emersi i primi casi di difficoltà finanziarie.

I Governi di Belgio, Olanda, e Lussemburgo ( Benelux ) hanno nazionalizzato il Gruppo finanziario Fortis. Il Governo belga ha acquistato una quota del 49% di Fortis per 4,7 miliardi di euro. Una quota analoga è stata presa dal Governo olandese con una iniezione di 4 miliardi di euro, mentre il Lussemburgo emetterà un prestito convertibile per 2,5 miliardi di euro. In totale il selvaggio di Fortis è costato 11,2 miliardi di euro.

Salvataggio anche per Hypo Real Estate, che ha ottenuto una facilitazione di credito da parte di un consorzio di banche tedesche, per coprire i suoi bisogni di liquidità, in seguito alle forti svalutazioni connesse con la sua unità Depfa Bank.

XageneFinanza2008



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