Emergenza nucleare in Giappone: evacuazione entro un raggio di 20 km dalla centrale


13 Marzo 2011 - Le Autorità giapponesi hanno informato l'IAEA ( International Atomic Energy Agency ) che l'esplosione del reattore dell’unità 1 nella centrale di Fukushima Daiichi è avvenuta al di fuori del sistema di contenimento primario, non all'interno. Il gestore dell'impianto, TEPCO ( Tokyo Electric Power Company ), ha confermato che l'integrità del sistema di contenimento primario rimane intatto.

Come contromisura per limitare i danni al nocciolo del reattore, TEPCO ha proposto di iniettare acqua di mare mista a Boro nel sistema di contenimento primario. Questa misura è stata approvata dall’agenzia giapponese NISA ( Nuclear and Industrial Safety Agency ) e la procedura di iniezione è iniziata alle 20:20 ora locale in Giappone.

Le Autorità giapponesi hanno riferito che quattro lavoratori della centrale di Fukushima Daiichi sono stati feriti dall'esplosione.

NISA ha confermato la presenza di Cesio-137 e di Iodio-131 nelle vicinanze dell’unità 1 della centrale. E’ stato segnalato un aumento dei livelli di radioattività attorno all’impianto, ma questi livelli sono diminuiti nelle ultime ore.

Le Autorità giapponesi hanno classificato l'evento all’unità 1 di Fukushima Daiichi come livello 4, definito alla scala INES come incidente con conseguenze locali . La scala va da 0 a 7 (incidente rilevante).

E’ stata ordinata l'evacuazione entro i 20 km dalla centrale di Fukushima Daiichi.

Fonte: IAEA, 2011

XageneFinanza2011



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