29 Febbraio 2008 - Prosegue incessantemente il rallentamento dell’economia americana: le richieste di sussidio all’occupazione crescono più del previsto mentre il dollaro tocca un altro record negativo nei confronti dell’euro: ieri, giovedì, la divisa europea è arrivata fino a 1,52 nei confronti di quella americana.
Per la prima volta anche il presidente del Fed, Ben Bernanke, ha ammesso che lo sforzo di far ripartire la crescita rischia di essere ostacolato da ulteriori pressioni inflazionistiche.
E’ stata anche paventata la possibilità di qualche fallimento di banche minori e regionali, molto coinvolte nel settore immobiliare.
Lo stesso Bernanke ha poi ammesso che il rallentamento e le susseguenti tensioni finanziarie si vanno a sommare alle pressioni sui prezzi , a seguito della sempre maggiore domanda mondiale di petrolio, materie prime e granaglie.
Prosegue intanto lo stillicidio dei dati che confermerebbero un lento processo di scivolamento degli Stati Uniti verso la recessione. A tale proposito è nuovamente intervenuto il presidente Bush affermando che ci vorrà ancora un pò di tempo per vedere gli effetti benefici del pacchetto da 160 miliardi di dollari, varato a gennaio, per ridare slancio all’economia.
Le dichiarazioni di giovedì hanno invertito la tendenza dei mercati che hanno innestato la retromarcia, mettendo in mostra segni negativi sia in Usa che in Europa.
Maurizio Zani - XageneFinanza2008
2000-2014© XAGENA srl - P.IVA: 04454930969 - REA: 1748680 - Tutti i diritti riservati - Disclaimer