Il pericolo recessione e deflazione spaventa le Borse


20 Novembre 2008 - Il clima in Borsa continua ad essere negativo, soprattutto dopo l’ennesimo tonfo di Wall Street, con il Dow Jones in perdita del 5%.

C’è il timore di una recessione in un scenario deflattivo, cioè in cui i prezzi si riducono per scarsa domanda.

Secondo il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, il 2009 e anche il 2010 saranno anni difficili. L'impatto della crisi dei mercati sulle più grandi economie diventerà di giorno in giorno sempre più evidente.

In un mercato negativo come questo è difficile delineare trame particolari. I titoli scendono e nella maggioranza dei casi senza motivazione alcuna.

Da segnalare il rialzo di Tiscali, con un incremento iniziale superiore al 9%, che poi si è ridotto al 4%; l’aumento è da ascrivere all’annuncio fatto da Il Sole 24 Ore della prossimità della conclusione dell’accordo per la cessione degli asset inglesi a BSkyB.
In controtendenza anche Mediaset ( +2.8% ), dopo che il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi ha confermato la distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008.

Il Mibtel ha ceduto il 2.29% e l’indice S&P/Mib è arretrato del 2.10%.
In sofferenza i titoli petroliferi ( Saipem, Eni ), dopo che il petrolio Wti ha rotto quota 50 dollari al barile.

XageneFinanza2008



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