Veneto Banca sull’orlo del crac: il titolo, che un anno fa era valutato 39.5 euro, oggi vale 7.30 euro


19 Dicembre 2015 - Veneto Banca sta vivendo uno dei periodi più drammatici. Si chiude l’era delle banche popolari e si apre il passaggio a società per azioni ( Spa ), con aumento di capitale da un miliardo di euro e quotazione in Borsa a primavera 2016.

La Veneto Banca naviga in cattive acque e sta cercando di avviare il piano di risanamento. Se l’operazione non dovesse riuscire l’ipotesi di commissariamento, con la creazione di una bad bank per dar vita a Nuova Veneto Banca senza gravi finanziari.

Per avere la conversione a Spa è necessario un consenso dei due terzi.

Il titolo, che un anno aveva una valutazione di 39.5 euro, ora vale 7.30 euro. Una forte perdita per i detentori dei titoli di circa 3.3 miliardi di euro per circa 88.000 azionisti.

Ora è in discussione la sopravvivenza di questa Banca non secondaria con 517 filiali in Italia e 65 all'estero, di cui 354 al Nord e 174 sportelli in Veneto.

Negli ultimi tre anni Veneto Banca ha accumulato quasi 2 miliardi di euro di perdite; i crediti deteriorati sfiorano i 5 miliardi di euro.

Veneto Banca ha emesso oltre 300 milioni di euro di obbligazioni convertibili acquistate da molti clienti che sono state in seguito trasformate in azioni.

Si sta ora cercando di rimediare agli errori del passato quando la parola d'ordine era crescere, ma con i prezzi delle azioni decisi a tavolino dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Poi, la vigilanza della Bce ( Banca centrale europea ) e le inchieste della magistratura hanno indotto Vincenzo Consoli, il direttore generale, al vertice dal 1997, a dimettersi a luglio.

Stanno emergendo favoritismi, prestiti dati senza garanzie per milioni di euro, crediti deteriorati ma non inseriti in bilancio.
Negli anni sono stati acquistati Istituti pieni di debiti come la pugliese Banca Apulia. ( Xagene )

XageneFinanza2015



Indietro

2000-2014© XAGENA srl - P.IVA: 04454930969 - REA: 1748680 - Tutti i diritti riservati - Disclaimer