10 Aprile 2006 - Nella seconda proiezione Nexus, il vantaggio dell'Unione al Senato risulta in diminuzione rispetto ai risultati degli exit-poll.
La Casa delle Libertà avrebbe ottenuto il 48,9% con 151 seggi mentre l'Unione sarebbe al 50% con 158 seggi.
La differenza sarebbe di solo 7 seggi a vantaggio della coalizione di centrosinistra.
Il cambiamento rispetto agli exit poll deriva dal cambiamento della situazione in Piemonte, Puglia e Friuli.
Per il Senato ha votato l’83,6% degli aventi diritto contro l’81,3% del 2001.
Non ci sono invece proiezioni riguardanti la Camera dei Deputati.
I votanti sono stati l’83,6% degli aventi diritto contro l’81,4% del 2001.
La Borsa ha chiuso con l’indice S&P/Mib in crescita dell’1,33% ed il Mibtel dell’1,04% sulle indicazioni degli exit-poll che davano una vittoria netta del centrosinistra.
Il rischio di non governabilità certamente non piace alla Borsa.
Il clima di incertezza si evince anche dai continui rinvii della dichiarazione di Romano Prodi, leader del centrosinistra, prima fissata per le ore 18,30 e poi rinviata più volte in attesa di risultati più chiari.
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