2 Aprile 2007 - Dopo una serie di rialzi continui che duravano dal 2003 e qualche occasionale scrollone , le Borse internazionali hanno deciso di prendersi una pausa di riflessione a febbraio anticipando il mese di maggio, storicamente quello in cui con maggiore frequenza i mercati lasciavano spazio all' orso.
Complice il crollo di Shangai, che verso la fine del mese ha dato inizio a quest' ultima limatura delle quotazioni, i listini hanno perso in media l' 1,7%. La parte del leone spetta a Wall Street, che ha lasciato sul terreno il 3% , aiutata in questo anche dalla reiterata debolezza del dollaro, che a sua volta si è deprezzato dell' 1,6%.
La zona euro ha visto una perdita media dell' 1,3%, con Milano a -1,6% seguita a ruota da Londra a -1,5%.
Toronto, anch'essa penalizzata dal dollaro, ha limitato le perdite allo 0,5%, mentre Sidney è risultata positiva dell' 1,3%, alle spalle del Giappone , in crescita del 2%.
Sul fronte obbligazionario, la situazione ha regalato qualche soddisfazione in più ai risparmiatori: i titoli in euro si sono apprezzati dell'1,1% ed anche i titoli americani, nonostante la debolezza del dollaro, hanno regalato ai loro possessori lo 0,4%.
Sempre positivi i rendimenti delle obbligazioni australiane, che sono salite nel mese, +1,7%, mentre in controtendenza sono risultati i titoli svedesi, che hanno ceduto lo 0,5%.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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