14 Gennaio 2003 - Le Borse risentono del particolare momento di tensione internazionale , ed in attesa della guerra con l’Iraq si mantengono caute.
In Italia il caso Fiat tiene sempre banco, ma sta assumendo i connotati di una telenovela casalinga.
Da una parte Colaninno , che tenta di ripetere il colpo fatto con Telecom Italia , annunciando un piano che è attualmente solo sulla carta , dall’altro l’ex-socio Emilio Gnutti , che grazie alla finanziaria Hopa ha come alleato la Fininvest del Presidente del Consiglio , Silvio Berlusconi.
Colaninno , che ha avuto il plauso di D’Alema , sarebbe disponibile a gestire direttamente Fiat Auto , anche attraverso lo spinn-off da Fiat Spa. La gran parte dei soldi per rifinanziare Fiat Auto verrebbero recuperati attraverso la vendita dei gioielli della famiglia Agnelli ( Toro Assicurazioni , Fiat Avio ). Colaninno sarebbe anche disposto ad investire parte dei propri risparmi.
Gnutti considera invece l’ingresso in Fiat puramente finanziario. Verserebbe una cifra , che alcuni dicono di 500 milioni di euro , lasciando il timone del settore auto agli Agnelli, che ultimamente non hanno brillato nella guida.
Nel frattempo il Presidente della Fiat , Fresco , e l’amministratore , Barberis , sono corsi negli Usa per rassicurare General Motors o forse per spiegare loro la trama della telenovela.
Non sarebbe fuori luogo la comparsa di un terzo “cavaliere bianco‿. La storia potrebbe così proseguire con nuove puntate.
Negli Usa nel frattempo si attende il risultato trimestrale di Intel per capire se le aziende Usa hanno girato la boa. Un ritorno agli ultimi potrebbe rappresentare uno stimolo per i mercati , ma solo a guerra ultimata.guerra .
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