17 Maggio 2006 - Il mese di maggio è iniziato con i listini in deciso calo: sembra così trovare conferma uno dei detti più popolari che riguardano i mercati azionari: sell in may and go away, vendi in maggio e scappa.
Le prime settimane del mese sono state infatti abbastanza nervose, specialmente la prima, che ha visto Wall Street chiudere pesantemente in rosso con il Dow Jones in flessione del 2,6% , seguito dall' Europa che a sua volta ha visto limare i rendimenti del 2,85%.
A Piazza Affari le cose sono andate un poco meglio: la pubblicazione dei numerosi dati trimestrali ha di fatto limitato le perdite dello S&P Mib dell’1,2%.
La decisione della Federal Reserve di alzare al 5 % il tasso ufficiale ha riportato al centro dell' attenzione il rischio di una ripresa dell' inflazione alimentata dall' andamento del prezzo del petrolio e dalla notevole crescita del prezzo dell' oro, che sta tornando ad essere un bene rifugio.
Le concomitanti delusioni dei dati pubblicati in Usa su alcuni big del settore tecnologico, in testa a tutti Cisco e Dell, hanno depresso sia l' indice Nasdaq che l' indice mondiale dei semiconduttori.
Risultano inoltre in caduta anche i titoli energetici nonostante l' elevato prezzo del petrolio ed i titoli del settore automobilistico con le maggiori perdite tra i produttori europei a causa delle esportazioni influenzate negativamente dall' aumento dell' euro nei confronti del dollaro.
Maurizio Zani - XageneFinanza2006
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