E’ morto l’ultimo Re d’Italia , Gianni Agnelli


24 Gennaio 2003 - Gianni Agnelli se ne è andato silenziosamente , proprio nel momento di maggior crisi per Fiat Auto , la sua creatura.
Se ne è andato come un comandante che vede la sua nave , lentamente , “affondare" .

Più che un semplice industriale , il più importante in Italia , Gianni Agnelli ha dato sempre l’idea di essere un naturale erede della famiglia reale.

Quando a 45 anni nel 1966 prese il comando dell’azienda , la Fiat , condotta con grande maestria da Valletta , era al suo apice.
Gli anni 70 furono forse gli anni più duri . Fiat, in difficoltà economiche dovette accettare nel 1976 l’ingresso nel proprio azionariato della Lafico , la finanziaria del governo libico .
Il clima di quegli anni era inoltre avvelenato da atti terroristici e la Fiat ne fu colpita in alcuni suoi uomini. Atti che si attenuarono solo dopo la morte di Aldo Moro nel 1978.
Le relazioni con i sindacati erano molto tese.

Eppure in quegli anni difficili , Agnelli diede vita al suo progetto di sviluppo di Fiat verso i mercati dell’Est Europa con l’apertura dello stabilimento di Biesko Biala in Polonia e la collaborazione con l’URSS per la costruzione della Zigulì , una versione riveduta della 124.

Il sole tornò a riapparire su Fiat negli anni 80. Iniziarono ad arrivare i primi frutti del lavoro della copia Gianni Agnelli e Cesare Romiti.
Nel 1987 Fiat acquistò l’Alfa Romeo e rilevò l’intero pacchetto Ferrari , cercando di crearsi un’immagine nelle “top car‿.

La visione industriale di Gianni Agnelli si è sempre contrapposta a quella finanziaria del fratello Umberto.
E con l’uscita , per motivi di anzianità , dell’amministratore delegato Cesare Romiti , Umberto Agnelli cercò di cambiar faccia alla Fiat.
Ma come uno strano gioco del destino , gran parte dei tentativi di Umberto Agnelli di dare a Fiat un altro volto sono falliti.
All’atto della privatizzazione di Telecom Italia , Fiat , attraverso Ifil , acquisì l’1% della società telefonica , mettendovi alla guida Rossignolo , che dovette ben presto dare le dimissioni per incapacità .
Nel 1999 l’opa di Olivetti di Roberto Colaninno mise fine all’avventura telefonica di Fiat.
Anche il tentativo di entrare nel settore energetico attraverso una partecipazione in Italenergia è ben presto abortito. Fiat lascerà la propria quota ai francesi di Edf.

Il destino talvolta è strano . Ora sarà Umberto Agnelli a guidare Fiat Auto.

Per Gianni Agnelli , come per i grandi statisti , sarà la storia ad esprimere un giudizio.
Per l’Italia e per gli italiani è morto l’ultimo Re d’Italia.


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