26 Agosto 2007 - La settimana appena trascorsa ha fatto registrare una ripresa dei corsi azionari dopo le precedenti sedute negative. A fare da sprone ai mercati innanzi tutto la decisione della Fed ( Federal Reserve ) di ridurre il tasso di sconto dal 6,25 al 5,75%, decisione che è sembrata dare una iniezione di fiducia ai mercati.
Gli sguardi degli operatori sono ora rivolti ai primi di settembre quando si riuniranno sia la Fed che la Bce ( Banca Centrale Europea ) per decidere il da farsi.
La decisione americana sembra scontata: i mercati danno per certa la riduzione dei tassi ufficiali, misura questa che evidenzia il pragmatismo di Bernanke.
Con l' abbassamento dei tassi Usa, i risparmiatori scottati dal crollo dei mutui subprime potranno rinegoziare le loro posizioni ed evitare di dover rivendere le proprie abitazioni.
Diversa la situazione in Europa dove la crisi Usa potrebbe indurre la Bce a non alzare i tassi.
Di contro le dichiarazioni di alcuni dirigenti della Bce, che temono il riaffacciarsi dell'inflazione e sostengono che la crescita nella zona Euro è robusta.
Questo potrebbe indurre Trichet, presidente della Bce, al alzare nuovamente i tassi il 6 di settembre.
La scrollata dei mercati è stata tuttavia salutare: specie per gli emergenti, che provenivano da 3 anni di crescita continua.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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