12 Marzo 2007 - Come ampiamente previsto, giovedì 8 marzo, la Banca Centrale Europea ( Bce ) ha alzato di un quarto di punto il livello dei tassi di interesse, portandoli al 3,75%.
Sale, di conseguenza, il tasso di riferimento, quello sulle operazioni contro termine, al 3,75%.
Quella della settimana scorsa è la prima stretta varata quest'anno dalla Bce, che riporta così il livello del costo del denaro a quello del lontano settembre 2001, ai tempi dell'attacco alle Torri Gemelle a New York.
Secondo il presidente della Banca Centrale Europea Trichet il provvedimento adottato si è reso necessario per l’esistenza del rischio di stabilità dei prezzi nel medio termine. Per Trichet il recente rialzo contribuirà quindi a mantenere l' inflazione attesa nel medio termine solidamente ancorata ad un livello compatibile con la stabilità dei prezzi.
Purtroppo però le brutte notizie non sono finite poichè il mercato già scommette su un ennesimo rialzo di 25 punti base, con target 4%, a giugno.
Secondo le principali associazioni dei consumatori si paventa l' allarme insolvenza: sono infatti migliaia le famiglie che versano in gravi difficoltà economiche in quanto non più in grado di onorare le rate dei mutui stipulati a tasso variabile.
Questo ritocco porterà ad un aggravio per i mutui a tasso variabile sottoscritti dalle famiglie quantificabile in oltre 340 euro l' anno.
I tassi in appena 15 mesi sono aumentati di ben 7 volte.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
2000-2014© XAGENA srl - P.IVA: 04454930969 - REA: 1748680 - Tutti i diritti riservati - Disclaimer