9 Settembre 2007 - Se fino ad oggi la crisi dei mutui subprime è stata principalmente di natura finanziaria, da giovedì scorso coinvolge anche l' economia reale. L' allarme giunge dagli Usa dove, per la prima volta in quattro anni, si sono persi 4.000 posti di lavoro al contrario delle previsioni degli analisti che si aspettavano una crescita di almeno 100.000 unità.
Tale risultato ha immediatamente risvegliato il fantasma della recessione e di conseguenza Wall Street ha aperto venerdì scorso in calo, è peggiorata durante la seduta ed ha chiuso in negativo dell' 1,87%, un centesimo in più del Nasdaq.
L' Europa non ha mancato di allinearsi al calo Usa: Parigi, -2,62%, Francoforte, - 2,43% e Milano, - 2,39%. Londra ha limitato chiudendo con -1,93%.
La capitalizzazione delle piazze europee è diminuita complessivamente di oltre 190 miliardi di euro.
Il presidente della Bce ( Banca Centrale Europea ), Trichet, ha dichiarato che l' economia europea rimane ragionevolmente forte e continuerà ad esserlo, pur in presenza di un aumento dell'incertezza.
Secondo l' ex presidente della Fed Alan Greenspan la situazione delle ultime settimane è identica per molti aspetti a quella che si presentò nel 1998, culminata nel default dell' hedge fund Ltcm, il Long Term Capital Management.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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