2 Settembre 2007 - Giovedì prossimo, 6 settembre, la Banca Centrale europea ( Bce ) deciderà se aumentare i tassi.
Attualmente il tasso di riferimento è al 4%, livello raggiunto dopo una serie di ritocchi all' insù attuati dal presidente della Bce, Trichet.
Fino a poche settimane fa era dato per scontato che nella prossima riunione di settembre il tasso sarebbe salito al 4,25%.
La bufera dei mutui americani ha costretto però la Fed, la Banca Centrale americana, a ridurre il tasso di sconto, mentre sul mercato venivano immessi miliardi di dollari e di euro per scongiurare scenari peggiori.
Allo stato attuale non è affatto sicuro se il tasso euro verrà alzato: il vertice della Bce si trova tra due fuochi.
Da una parte non vuole deprimere ulteriormente le Borse, dall'altro teme non solo di risvegliare l' inflazione ma anche di far esplodere la liquidità presente sui mercati.
Il denaro sui mercati, infatti, non va nella direzione auspicata, cioè verso impieghi produttivi, ma viene utilizzato per fini speculativi.
Inoltre, i tassi d'interesse tenuti bassi per lungo tempo spingono le persone ad indebitarsi senza calcolare i rischi.
Questa è in sintesi il dilemma che Trichet dovrà sciogliere giovedì.
Tuttavia il non rialzo dei tassi non metterebbe i risparmiatori con mutui a tasso variabile al riparo. L’andamento del loro tasso è infatti legato all'Euribor, che è un tasso a breve termine.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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