7 Marzo 2007 - La settimana appena conclusa ha inciso notevolmente nelle scelte d' investimento dei risparmiatori. Il mondo degli analisti, infatti, si interroga sul futuro dei mercati.
Le opinioni sono diverse. Da una parte coloro che vedono in questa settimana negativa, uno storno necessario dopo anni di crescita, dall' altra coloro che vedono profilarsi all'orizzonte un periodo negativo.
Lunedì 5 i mercati si sono aperti con pesanti cali delle Borse asiatiche. A Tokio le vendite hanno avuto la meglio con un calo del Nikkei del 3,3%; deboli Toyota e Sony, che hanno pagato oltremisura il rafforzamento dello yen.
Anche gli altri mercati del sud-est asiatico si sono allineati al Giappone: Hong-Kong ha perso il 4%, Seul quasi il 2,8%, mentre Shangai, che la scorsa settimana aveva dato avvio a questa fase discendente, ha limitato le perdite all'1,6%.
Anche l' Europa, dopo una partenza negativa sulla scia di Tokyo, è riuscita a contenere le perdite nell' ordine di un punto percentuale: Francofore -1%, Londra -0,9%, Parigi -0,7% e Milano -1,14%.
Tutto fa pensare che la correzione al ribasso sia ben lungi dall' essere terminata.
Sul fronte dei prezzi il petrolio si mantiene relativamente debole a quota 60,07, diminuito di oltre 1,5 dollari il barile rispetto alla chiusura di venerdì 2 marzo.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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