Merck & Co potrebbe trarre vantaggio dalle conclusioni dello Studio PCPT - La Finasteride ha ridotto l’incidenza di tumore alla prostata


25 Giugno 2003 - In un momento non esaltante per Merck & Co , la notizia che il National Cancer Institute abbia interrotto prima del tempo lo studio Prostate Cancer Prevention Trial ( PCPT ) per gli evidenti benefici del trattamento con la Finasteride ( Proscar ) , potrebbe rivitalizzare i conti della multinazionale farmaceutica.

Attualmente le vendite mondiali della Finasteride ammontano a 550 milioni di dollari .
Il prevedibile aumento delle vendite della Finasteride potrebbe compensare le perdite dell’antinfiammatorio Vioxx ( Rofecoxib ) a causa degli effetti indesiderati cardiovascolari , e la stasi delle vendite di Zocor ( Simvastatina ).

Negli Usa il brevetto della Finasteride scadrà nel 2006, ma Merck con la nuova indicazione potrebbe prolungare l’esclusività di marketing del prodotto.

Tuttavia lo stesso National Cancer Institute cerca di frenare gli entusiasmi.

E’ vero che la Finasteride ha ridotto in modo significativo ( 25%) il rischio di carcinoma prostatico , ma nel gruppo trattato con l’inibitore della 5-alfa-riduttasi è stata osservata una maggiore incidenza di tumori alla prostata ad alto grado , cioè tumori ad alta malignità.

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