27 Luglio 2007 - Le Borse mondiali hanno vissuto un nuovo momento di paura giovedì scorso quando i mercati hanno bruciato complessivamente oltre 265 miliardi di euro. La debacle delle Borse ha origine negli Usa, dove , in modo concomitante, si sono fatti sentire sia il rialzo del prezzo del petrolio, tornato a quota 77 dollari il barile, che il crollo delle vendite di nuove abitazioni, - 6,6 % , legato alla crisi dei mutui subprime, quelli cioè che le banche americane concedono alla clientela più a rischio.
Il fenomeno ha suscitato allarme nelle Autorità monetarie americane: una crisi del mercato immobiliare , che a sua volta potrebbe avere ripercussioni su tutta la struttura del credito, ha innescato la spirale ribassista a Wall Street, arrivato a perdere fino a 400 punti, secondo peggiore risultato del 2007 dopo il crollo del 27 febbraio scorso ( - 416 punti ).
La febbre ribassista ha contagiato le Borse europee: in cima ai peggiori Londra -3,15%, Parigi - 2,78%, Francoforte - 2,39% e Milano - 2,05%.
Il bilancio di giovedì è preoccupante anche perchè si tratta del terzo ribasso consecutivo; ma mentre le due sedute precedenti erano terminate in rosso per motivazioni considerate fisiologiche dagli analisti, ora è scattato l' allarme.
C' è che prevede una correzione tecnica la cui durata non è facile da prevedere: ma ciò che preoccupa gli analisti è la possibilità di una frenata delle operazioni di fusione e di acquisizione che sempre più spesso sono finanziate da capitali presi a prestito dalle banche.
Questa attività, che ha contribuito in maniera particolare alla crescita di Wall Street, giunta recentemente al suo massimo storico, potrebbe ora rappresentare un freno valutato in circa 200 miliardi di dollari.
Le difficoltà dei mutui subprime che, per il momento toccano solo gli Usa, si stanno ripercuotendo sulle obbligazioni garantite dai mutui ipotecari, che essendo molto diffuse anche all'estero, possono contribuire ad esportare la crisi nei mercati finanziari mondiali.
Maurizio Zani - XageneFinanza2007
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